VITAMINA D PER PROTEGGERSI
22 Ott 2019Sole, giochi, aria aperta, condivisione.
Se chiedete agli esperti cos’è meglio per crescere bimbi e ragazzi sani la risposta è anche questa: passare quanto più tempo è possibile fuori di casa. Il motivo? Non solo loro acquisiscono la vitamina D di cui sono tanto carenti, ma hanno anche modo, il più semplice, di conoscere il mondo e le persone che li circondano.
- La vitamina D è indispensabile per supportare un efficiente assorbimento intestinale dei due minerali fondamentali per la formazione delle ossa e dei denti, ossia il calcio e il fosfato.
Il 36% degli adolescenti di oggi trascorre almeno due ore al giorno a giocare ai videogiochi o al computer e quasi il 50% guarda troppa televisione. Da questi dati viene sottolineata la preoccupante carenza di vitamina D nei nostri figli, sostanza fondamentale per fissare il calcio e dunque per la salute delle ossa.
Secondo molte ricerche, più del 50% degli italiani con meno di 16 anni, non ha livelli di vitamina D adeguati e i più esposti ai rischi per la salute, derivati da questa insufficienza, risultano gli adolescenti.
Sotto accusa è soprattutto la scarsa esposizione al sole da cui dipende oltre il 90% dell’assorbimento della vitamina.
È lo stile di vita troppo “indoor”, infatti, a influenzare in modo significativo anche lo stato vitaminico: i nostri ragazzi trascorrono troppo tempo chiusi in casa.
Uno sport, una passeggiata nel parco, una semplice camminata all’aria aperta d’estate come in inverno: tutto si somma e rende sani e felici.
Con l’aiuto dei raggi del sole i bambini, ma anche gli adulti, sono in grado di sintetizzare la vitamina D ed è proprio il sole – o più in generale la luce naturale – a generare un senso di benessere e pienezza che fa bene al corpo e all’umore.
- Un maggior quantitativo di vitamina D aiuta a ridurre l’infiammazione generalizzata, la lipogenesi (la produzione di grasso) e l’ingrassamento, stimolando d’altra parte lo sviluppo e il mantenimento di uno stato di complessivo benessere.
- Anche l’invecchiamento dei tessuti sembra essere rallentato da questa portentosa vitamina: la dimensione dei telomeri (parte del DNA che identifica la durata della vita della cellula) sembra essere maggiore in chi ha un po’ più di vitamina D rispetto che in chi ne ha meno. È come dire che chi ha più vitamina D invecchia più lentamente.
- Anche il sistema immunitario sembra beneficiare di un buon quantitativo di vitamina D, così che chi ne ha un giusto quantitativo soffre meno di allergie e di disordini immunitari.
Cibi in cui troviamo vitamina D
- alcuni tipi di pesce (salmone, aringa, sgombro, sardine e in generale tutti i pesci dei mari del Nord, ricchi anche di grassi omega-3 benefici per il sistema nervoso e l’apparato cardiovascolare
- il latte e lo yogurt interi, il burro, formaggi grassi
- le uova
- Cereali e farina d’avena
- La principale fonte vegetale di vitamina D è, invece, rappresentata dai funghi, mentre la verdura e la frutta ne contengono molto poca e sempre nella variante meno biodisponibile (vitamina D2).
Tuttavia spesso non si riesce ad arrivare ad un buon quantitativo di vitamina D con la sola alimentazione inoltre è possibile stare fuori all’aperto ma sicuramente molto meno rispetto alle stagioni calde, ecco quindi che è bene integrarla:
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