Quando arriva l’inverno e si abbassano le temperature, le carenze di minerali e vitamine, spesso a causa di ritmi frenetici e in particolare ad una alimentazione squilibrata, contribuiscono più che mai a facilitare la comparsa di fenomeni, quali geloni, stanchezza cronica, mal di testa frequente.. ma anche più banali segnali come le screpolature delle dita, segno premonitore di quelle carenze che poi facilitano le reazioni al freddo.

La vitamina D3 non sembra, da sola, avere una azione di “terapia” acuta del gelone, ma un organismo ben dotato di vitamina D3 manifesta geloni molto raramente se non mai.

Inoltre secondo recenti studi (come spiegato in questo articolo del 2017 del British Medical Journal https://www.bmj.com/content/356/bmj.i6583) la vitamina D è risultata essere utile per la protezione delle infezioni del tratto respiratorio quindi da un semplice raffreddore alla polmonite e tosse, laringite.

La Vitamina D risulta essere coinvolta fortemente nel ruolo di protezione del sistema immunitario, viene sintetizzata a livello cutaneo in seguito a esposizione solare e la sua sintesi può ridursi in particolare durante i mesi invernali, quando è modesta l’esposizione alla luce solare e in Italia una buona parte della popolazione ne risulta carente.

Ecco perché nel periodo invernale per aiutarsi è bene integrare una buona Vitamina D, meglio in gocce in quanto permette di scegliere la quantità di vitamina D ideale per ogni esigenza.

Consigli alimentari per integrare la Vitamina D mangiando:

– Sgombro, pesce spada, salmone e carpa vantano valori  elevati di vitamina D, tra i 10 e i 20 mcg per 100 grammi

– Ma anche gamberi, tonno, aringhe e sardine
– Uova, in particolare il tuorlo
– Latte di mucca e di soia
– Funghi
– Cereali e farine di Avena

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