I più potenti antiossidanti: quali sono e a cosa servono
01 Feb 2023
La classe degli antiossidanti è davvero ampia. Alcuni di questi sono prodotti dall’organismo, altri invece vanno (o andrebbero) forniti abitualmente per contrastare i radicali liberi e il conseguente stress ossidativo.
GLUTATIONE
Negli ultimi mesi si è parlato molto del glutatione, come di un possibile rimedio naturale utile per aiutare l’organismo a contrastare l’infiammazione provocata dall’infezione del virus SARS-Cov-2 che provoca la Covid-19.
E non a caso, dato che il glutatione (GSH) è l’antiossidante presente in tutte le cellule e il più potente, motivo per cui spesso è definito il “maestro” o anche “il padre” di tutti gli antiossidanti, per la sua capacità di ottimizzare l’utilizzo e di favorire l’impiego di altri antiossidanti da parte dell’organismo.
La molecola del glutatione è composta da tre amminoacidi: cisteina, glicina e glutammato, che agiscono come “precursori” e aumentano efficacemente la produzione di glutatione da parte del corpo.
Sebbene sia prodotto in maniera endogena (naturale) dall’organismo, ci sono diversi fattori che possono ridurne la produzione, fra i quali:
- invecchiamento,
- infezioni,
- alimentazione povera di nutrienti,
- eccessiva attività fisica,
- consumo di alcool,
- eccessiva esposizione a tossine,
- alti livelli di zuccheri nel sangue.
Quando nell’organismo si crea uno squilibrio fra la presenza di radicali liberi e la capacità di contrastarli attraverso agenti antiossidanti si crea stress ossidativo.
Tale stato provoca invecchiamento e morte precoce delle cellule che non vengono sostituite con cellule nuove. Ne conseguono una perdita della funzionalità dell’organismo e una maggiore facilità a sviluppare un’ampia gamma di malattie diverse.
- favorisce la rigenerazione degli antiossidanti: il glutatione aiuta a rigenerare altre classi di molecole antiossidanti come le vitamine C ed E. Uno studio del 2015 ha mostrato che i partecipanti che assumevano poca vitamina C avevano anche meno quantità di glutatione disponibile e livelli di stress ossidativo più alti. La ricerca suggerisce che vitamina C e glutatione abbiano una relazione sinergica, il che significa che il glutatione ripristina la vitamina C, mentre quest’ultima aiuta a mantenere adeguati valori di glutatione;
- sostiene il sistema immunitario: La sua minore efficienza può essere dovuta anche alla carenza di glutatione: le persone he ne soffrono sono anche quelle che tendono ad ammalarsi più spesso;
- sostiene il fegato e la sua funzionalità: riducendo i radicali liberi, il glutatione aiuta a sostenere la funzionalità del fegato, l’organo considerato lo spazzino dell’organismo
- aiuta a migliorare la resistenza insulinica: sembra che basse quantità di glutatione possano favorire poca combustione dei grassi e maggiore accumulo nel corpo. In uno studio su un gruppo di persone anziane, l’assunzione di glicina e cisteina tramite l’alimentazione per stimolare la produzione di glutatione ha permesso di migliorare la resistenza insulinica e bruciare più velocemente i grassi;
- migliora l’umore: alcune persone con problemi legati al tono dell’umore possono avere quantità non adeguate di glutammato, che può favorire stati depressivi e ansia.
PQQ
PQQ Pyrroloquinoline Chinone, 20mg è un nutriente simile alla vitamina scoperto relativamente di recente correlato alla famiglia delle vitamine B.
Questo composto mostra attività antiossidante e azioni neuro-protettive che lo rendono ideale per il supporto cognitivo.
Gli studi suggeriscono che il PQQ supporta una struttura e una funzione mitocondriale sane per aiutare a mantenere funzioni mentali sane come il richiamo, la memoria e la cognizione con l’avanzare dell’età.
I benefici del PQQ sono davvero moltissimi ed indirizzati tutti verso il miglioramento dello stato di salute, contribuendo in primis a combattere lo stress e l’affaticamento in modo da garantire forza e prestanza nella vita di tutti i giorni.
Il PQQ ha dimostrato di essere almeno 100 volte più efficiente della vitamina C e di tutti i composti fenolici testati fino ad oggi nel potenziale di ciclo redox.
OSSIGENO
Il meccanismo di formazione dei radicali liberi è ancora sconosciuto. Alcuni lo attribuiscono all’inquinamento, altri ai cibi processati e cotti, altri alla mancanza di esercizio fisico. La carenza di ossigeno, inoltre può avere un ruolo molto importante nell’incremento della produzione di radicali liberi. Studi effettuati sull’ipossia (carenza di ossigeno) hanno dimostrato che il corpo produce un maggior numero di radicali liberi in mancanza di ossigeno!
Ora possiamo combattere i radicali liberi con gli antiossidanti, e forse possiamo aiutare il nostro corpo a ridurne il numero, attraverso un’integrazione di ossigeno. Un laboratorio indipendente ha riscontrato che ASO® incrementa il livello di ossigeno nel sangue del 24%, semplicemente aggiungendolo all’acqua da bere, e ne mantiene l’incremento per più di quattro ore. Tale incremento dipende dai livelli di ossigeno iniziali. Se i vostri livelli sono bassi, potreste essere nella condizione di produrre più radicali liberi.
OMEGA 3
Gli omega-3 contenuti in pesce azzurro, noci e alcuni oli vegetali sono acidi grassi, oltre che prevenire molte malattie sono fondamentali per contrastare l’invecchiamento. In particolare agiscono rallentando un processo chiave: l’accorciamento dei telomeri. Uno studio americano della Ohio State University ha dimostrato che un gruppo di adulti in sovrappeso, ma sani, di mezza età e anziani, hanno tratto beneficio dall’assunzione di omega-3 con una modificazione significativa degli acidi grassi nel sangue e una protezione dei telomeri dei globuli bianchi.
Questa ricerca ha messo in evidenza che l’accorciamento dei telomeri e quindi l’invecchiamento cellulare sono meno intensi in chi assume adeguate quantità di omega-3.