Rallentare l’invecchiamento, si può?
18 Gen 2021
Rallentare l’invecchiamento, si può?
Durante il lockdown italiano, sullo stesso numero del Journal of Allergy and Clinical Immunology, nel mese di maggio 2020, sono stati pubblicati ben due articoli sul controllo dell’invecchiamento, riconoscendo come causa dello stesso i fenomeni infiammatori a bassa intensità.
Il termine inglese “inflammaging” caratterizza esattamente gli aspetti infiammatori, dovuti a cause ben definite, che possono provocare invecchiamento e alterazione del sistema immunitario.
Il primo articolo, redatto da ricercatori dello University College di Londra, descrive, tra le diverse cause di infiammazione a bassa intensità, infezioni virali croniche, aumento del grasso viscerale, aumento della permeabilità intestinale, aumento dei residui cellulari dovuti a danno infiammatorio o ischemico, mancanza di risoluzione infiammatoria per inefficienza del sistema immunitario e aumento del numero di cellule senescenti.
Il secondo articolo, invece, descrive l’invecchiamento come una vera e propria malattia infiammatoria e suggerisce una serie di possibili strategie di controllo attraverso il controllo della infiammazione stessa.
Significa, in pratica, che riuscendo a controllare l’infiammazione persistente, si può ridurre la velocità di invecchiamento e contribuire al controllo di numerose malattie.
Questo riporta al pensiero una precedente dettagliatissima ricerca, pubblicata su Nature Reviews Endocrinology, frutto della collaborazione tra l’Università di Bologna e il Karolinska Institutet di Stoccolma, che già nel 2018 richiamava il vasto numero di malattie correlabili alla infiammazione a bassa intensità e all’invecchiamento che ne deriva.
Per mettere in atto le migliori strategie difensive è necessario misurare il livello di infiammazione esistente, predisporre delle procedure in grado di controllare l’infiammazione esistente.
Ma Come si riconosce l’infiammazione?
Spesso non è facile riconoscere i segni che indicano la presenza di una infiammazione, perché non sono così netti come in acuto. Fra quelli più comuni ci sono:
- fatica e stanchezza cronica,
- febbre,
- sonnolenza,
- dolore
- mancanza di appetito,
- depressione,
- eruzioni cutanee.
L’invecchiamento cellulare è un processo fisiologico e del tutto naturale. Tuttavia, la sua accelerazione può rivelarsi un segnale, sia di invecchiamento precoce sia della possibile insorgenza di malattie.
Quando si rallenta l’accorciamento dei telomeri, si aiutano le cellule e l’intero organismo a rimanere più giovani, a sostegno di un miglior stato di salute.
Alcune sostanze possono supportare l’azione di controllo della velocità di invecchiamento cellulare:
- Coenzima Q10
- Acido Ialuronico
- BioPQQ