Candida albicans
10 Lug 2013
DAL CIRCOLO VIZIOSO E’ POSSIBILE USCIRNE, SOPRATTUTTO ATTRAVERSO RIMEDI NATURALI!
Le parti intime femminili per la loro stessa natura e per le funzioni a cui sono preposte, sono spesso oggetto di problematiche legate ad aggressioni da parte di batteri, virus, miceti e parassiti. Fra queste, la patologia più diffusa è la candida.
CANDIDA, COS’E’?
La Vaginite micotica, è una malattia provocata da un fungo appartenente al genere Candida. Esistono due tipi di Candida responsabili di infezioni vaginali: la Candida albicans, molto più frequente e la Candida glabrata. L’infezione da miceti può essere difficile da diagnosticare, anche per un bravo ginecologo, l’importante è tener presente anche il quadro sintomatologico generale che accompagna in misura differente l’infezione vaginale. Se la flogosi vulvo-vaginale risulta resistente ad un primo trattamento, sia esso locale o sistemico, con ogni probabilità si è di fronte ad una infezione da Candida. Normalmente la Candida accompagna la vita dell’individuo sano, cioè è un saprofita, ma quando l’efficacia del sistema immunitario diminuisce per l’aumento della presenza di tossine, questo miceto si accresce considerevolmente causando notevoli problemi per la salute del soggetto in questione. In particolar modo questo si evidenzia dopo una terapia antibiotica, o cortisonica, nel diabete, durante l’assunzione di un contraccettivo orale, o di farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale (tranquillanti, ansiolitici, sonniferi), o ancora se si fa uso di farmaci antiulcerosi (cimetidina, antiacidi), o anche in gravidanza. A livello genitale femminile una eccessiva proliferazione di candida si può manifestare con perdite bianche, che a volte possono assumere l’aspetto di ricotta o simil-caseoso, bruciori costanti o dopo aver urinato, arrossamenti della regione stessa. A livello genitale maschile l’infezione da candida albicans determina una balanopostite, cioè numerose chiazze eritematose, piccole, vellutate, lucide, localizzate al glande ed al prepuzio accompagnate da prurito e bruciore.
La Candida Albicans vive normalmente nell’ambiente vaginale. In realtà, la “vera residenza” della Candida è la mucosa dell’intestino tenue, mentre la localizzazione vaginale può essere considerata una “residenza momentanea”, così come la localizzazione cutanea (presenza di macchie fungine), oppure il Mughetto nella cavità buccale. La relazione tra candida vaginale e candidosi intestinale è oramai un fatto acquisito ed accertato. Il New England Journal of Medicine riporta già nel 1969 che la vaginal candidiasis viene collegata alla presenza di candidiasis gastrointestinale.
CANDIDA E ALIMENTAZIONE
Uno dei fattori che favoriscono la proliferazione della candida è certamente l’alimentazione, in quanto i miceti si nutrono fondamentalmente di carboidrati semplici. Infatti, tra i sintomi caratteristici dell’infezione da candida abbiamo frequentemente la golosità per pane, patate, pizza, pasta o dolci. Questa particolare bramosia nei confronti degli zuccheri semplici è motivata dalle ben 79 tossine che la candida può immettere nel circolo ematico, alcune delle quali agiscono sul sistema nervoso centrale modificando i pensieri del soggetto coinvolto.
CANDIDA E PATOLOGIE CONNESSE
La sopracitata interazione della Candida con il sistema nervoso centrale rende credibile l’ipotesi che la Candida possa essere responsabile della sindrome da fatica cronica, dell’iperattività, della depressione, dell’ansia, della bulimia e dell’anoressia. Tra le patologie normalmente attribuite genericamente allo “stress” o alla somatizzazione dell’ansia a livello dell’apparato digerente si ricordano la gastrite, la sindrome del colon irritabile, la stitichezza, la diarrea, le quali sono in realtà dovute alla presenza patologica della candida a livello dell’intestino tenue e come tali vanno considerate. Inoltre, evidenze dermatologiche quali le dermatiti seborroiche e la psoriasi, od altre sintomatologie generiche quali dolori mestruali, sterilità, fibrosi, disturbi della gravidanza, prostatiti, allergie, intolleranze alimentari, disturbi ormonali, disturbi cardiaci, emicrania, mal d’orecchio, asma, sinusite, disturbi renali, alterazioni della glicemia, che normalmente vengono attribuite a motivi eziologici vari, sono anch’esse spesso in stretta correlazione con la candidosi.
GSE E CANDIDA
La causa del notevole incremento della candidosi (per gli statunitensi Chronic Candidiasis Sindrome o Candida Related Complex) è riferibile in primis al cibo tecnologico ed all’abuso massiccio di zuccheri e di prodotti derivati dal grano.
Ma è proprio dagli U.S.A., anche se oramai è diffuso in tutto il mondo, che arriva un estratto naturale che si è dimostrato utile nel controllo dei miceti responsabili della Candidosi intestinale e, quindi, vaginale: l’estratto di semi di pompelmo (GSE). Laboratori, Università ed Istituti di tutto il mondo hanno dimostrato che il GSE ha un’importante funzione nel controllo di centinaia di microrganismi patogeni, fra cui anche la candida. A questo proposito riportiamo alcune delle innumerevoli esperienze, da parte di Medici di varie nazionalità, sull’utilizzo con successo del Gse in tal senso:
Il Dr. Leo Galland (New York) riferisce che su 297 pazienti affetti da candidosi intestinale, 295 sono guariti, grazie al GSE:
“Ho fortemente riconsiderato il valore del GSE nella mia pratica medica. GSE non è tossico. Nell’ultimo anno ho utilizzato il GSE nel trattamento dei parassiti intestinali e candidosi cronica con risultati eccellenti. Nel trattamento della candidosi è risultato efficace quanto la nistatina, l’acido caprilico ed altre sostanze antifungine. Molte persone sensibili ai farmaci tollerano molto più facilmente il GSE rispetto ai preparati antifungini ed ho potuto curare parecchi pazienti affetti da candidosi cronica che non tolleravano nessun altro trattamento. Nelle infezioni intestinali da protozoi (Giardia lambia e Entamoeba histolytica) GSE si è dimostrato più efficace del metronidazolo ed altri antiprotozoici.”
A Monterrey, in Messico, presso la Universidad Autonoma de Nuevo Leon, il GSE ha dato ottimi risultati nel controllo della Candida Albican Vaginitis. A 20 donne, affette da candida vaginale, è stato chiesto di utilizzare delle lavande con il GSE ogni 12 ore per 3 giorni consecutivi. I soggetti avevano un’età compresa tra i 22 ed i 44 anni ed una vita sessuale attiva. Il Dr. Luis E. Todd, riporta che, “15 donne sono guarite con la prima applicazione, mentre 4 alla seconda applicazione e l’ultima alla terza.”
Il Dr. Jeffrey Anderson Mill Valley, CA, USA riferisce: “Come specialista in medicina dell’ambiente ed immunologia ho un significativo numero di pazienti con candidosi intestinale cronica e parassitosi protozoiche occulte. Ho trovato il GSE un eccellente agente antifungino dandomi grosse soddisfazioni con pazienti affetti da candidosi intestinali croniche ed ho avuto buoni risultati anche in certe infezioni da protozoi. Sembra non avere effetti collaterali e nessuna tossicità. Continuerò ad usare sempre più questo prodotto.”
Il Dr. David Bayley, N.D. North Vancouver, BC dichiara:
“Dopo aver trattato per molti anni pazienti con mughetto e Candidosi intestinale ho trovato GSE veramente efficace per questi problemi, inoltre, non ha controindicazioni. Ha un’efficacia comparabile alla nistatina.”
N.B.
Le informazioni qui riportate sono tratte da letteratura pubblicata a livello mondiale (in Italia i testi più rappresentativi sono: “Le incredibili proprietà terapeutiche dei semi di pompelmo” di Allan Sachs Ed. Il Punto d’Incontro e “Le virtù terapeutiche dei semi di pompelmo” di S.Sharamon e B.J.Baginski Ed. Tecniche nuove) ed hanno uno scopo esclusivamente informativo, ben lungi dal voler dare consigli terapeutici su patologie che rimangono di esclusiva competenza dei medici specialisti.
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